Filodivino Wine Resort & Spa sorge nel cuore delle colline marchigiane, più precisamente a San Marcello in provincia di Ancona.
Dispone di 8 stanze, una piscina a sfioro circondata dai vigneti, una Spa e una cucina
sana e buona: ogni cosa è all’insegna del benessere.
Immersa tra vigne, uliveti e alberi secolari sorge questo fiore all’occhiello: la Cantina ipogea, cuore pulsante di Filodivino, completamente interrata per ridurre l’impatto sul territorio.
La storia della viticoltura marchigiana racconta soprattutto di due vitigni: il Verdicchio e la Lacrima. Da queste uve Filodivino produce dieci vini diversi, tutti certificati biologici, vinificati per risaltarne la purezza e la territorialità.
Filodivino tende alla sostenibilità e all’eccellenza anche nella cucina guidata dalle sapienti mani dello Chef Andrea Alessandrelli che nonostante la giovane età si ha già lavorato con Cracco, Vissani, Ducasse per poi tornare nella sua terra, le Marche. La sua cucina offre la possibilità di scegliere dei percorsi enogastronomici a mano libera legati da una promessa: in ogni piatto c’è il meglio delle materie prime di produzione locale.
Diverse esperienze: dai pacchetti week end alle serate di degustazione per permettere agli ospiti di vivere Filodivino secondo le diverse esigenze.
Fin dall’inizio della sua storia Filodivino si è concentrata sulla produzione biologica delle due principali varietà marchigiane: il Verdicchio e la Lacrima.
Dalla vendemmia 2018 in poi il lavoro in vigna è proseguito con l’applicazione di un approccio che tende a minimizzare l’intervento (ben al di sotto dei limiti della certificazione biologica) adattandolo al contesto e alle necessità di ogni annata, con l’obiettivo di stimolare un equilibrio naturale nel vigneto.
Sotto la guida dell’enologo Luca D’Attoma in cantina continua la ricerca di un’interpretazione originale e pura del territorio di San Marcello (AN) con esperimenti di fermentazione e invecchiamento in anfore, cemento, tini troncoconici e botti di rovere vecchie e nuove, oltre alle vasche di acciaio.
I 19,5 ettari di proprietà, con grande varietà di esposizioni e la compresenza di vigne di cinquant’anni e impianti più recenti, permettono una selezione delle migliori parcelle
per il Verdicchio Classico Superiore e la Riserva Dino.