Prima di fare parte anche tu delle pagine della nostra storia, devi sapere che questa storia non avrebbe inizio senza la Val d’Orcia, terra ondulata e antica.
Questa storia non avrebbe inizio senza la famiglia Marcucci che nella meta dell’800 gestisce una locanda con vendita di alimentari e recapito postale a Bagno Vignoni e un secolo dopo, anni ’50 del 900, costruisce il corpo centrale dell’attuale albergo su una vigna spiantata.
E poi l’intuizione, figlia legittima di una visione: gli operai iniziano a scavare nello “spugnone” di travertino nel terreno dietro la casa ed ecco arrivare l’acqua calda nella grande vasca. Ed è l’acqua a dare linfa nuova a tutto il racconto.
La piscina diventa, dagli anni Settanta in poi luogo di culto, pace e benessere.
Adesso questa storia ha cambiato pagina senza mutare trama. E se in tutto questo c’è un filo, la famiglia Costa, proprietaria dal 1957 del Perla di Corvara in Badia dal 2017 ne ha raccolto un capo per portarlo ancora un po’ più in là, senza spezzare, solo tramandare, con gioia, tatto, semplicità e rinnovato vigore.
Qui puoi credere in ciò che desideri.
Ti auguro angolature, prospettive, dettagli che, pur inseriti in un contesto inequivocabile, possano permetterti di scoprire qualcosa di nuovo in un territorio ricco di storia millenaria.
Chiara Pieri
Direttore
Bagno Vignoni
Qui siamo nello storico Posta Marcucci, basta guardarsi intorno: è un cerchio che si chiude. Da Corvara alla Val d’Orcia, da patrimonio naturale Unesco a patrimonio mondiale Unesco.
Qualcosa di importante mi ricorda l’anima antica delle Dolomiti.
Colline toscane, Dolomiti: il paesaggio è una disciplina in cui la poesia si fonde nella geografia. Qui si alberga in un quattro stelle, ma quattro stelle di lusso vero. Qui in spazi fascinosi rivivi un tempo altro; guardi quegli ulivi e sei consapevole che la natura va oltre il limite naturale della nostra vita. Qui il paesaggio ti ispira con quella luce che penetra i tuoi occhi. Qui puoi credere in ciò che desideri: dalle benefiche acque a un bacio che ti daremo con i nostri occhi, da una ribollita a un passaporto per il paradiso.
michil costa
NEL CUORE
DELLA TOSCANA
L’albergo si trova a Bagno Vignoni in Val d’Orcia, patrimonio naturale di rara bellezza. Si raggiunge percorrendo la Cassia, antica strada romana.
Siena è a un’ora di distanza, Roma a due e mezza. Pienza, Montalcino, Radicofani, il Monte Amiata, Buonconvento, San Quirico sono località vicine, accessibili, ricche di testimonianze architettoniche di stampo medievale e rinascimentale.
All’interno di chiese e palazzi immancabili si trovano i capolavori che hanno reso e rendono tu ora l’Italia un paese unico al mondo in quanto alla qualità del patrimonio artistico che sa offrire e che spesso non sa tutelare.
UN ALBERGO
STORICO
La storia prende forma nella metà dell’Ottocento quando la famiglia Marcucci, originaria di Bagno Vignoni, inizia a gestire una locanda con rivendita di alimentari e recapito postale.
Siamo nel cuore della Val d’Orcia, spicchio incantevole di una Toscana dolce e lieve, mossa da leggere onde collinari contrassegnate da cipressi, ulivi, querce.
Un secolo dopo, esattamente nel 1956, i Marcucci iniziano a costruire il corpo centrale dell’attuale albergo su una vigna spiantata. È quando prende a sgorgare acqua calda nella piscina voluta proprio nel giardino, e siamo a metà degli anni Se anta, che l’albergo inizia a diventare luogo di culto, piacere, benessere.
L’acqua, che fluisce naturalmente a una temperatura di 49°, è l’elemento liquido che s’incastona perfettamente nella solidità di una struttura al cui interno trovano spazio mobili antichi, oggetti di famiglia, segni concreti di una modernità essenziale.
Ed è in questo solco, fa o di concretezza priva di sfarzo, che oggi la storia cambia pagina senza mutare trama. Chi ne prende le redini ha un fine preciso: tramandare lo spirito leggero e soave che qui regna con rinnovato vigore, gioia e semplicità.
In cucina c’è la Toscana più vera, fa a di prodotti locali selezionati con cura. A colazione è il sapore schietto di marmellate, miele, pane, affettati, formaggi, succhi e torte a dare il buongiorno agli ospiti. E poi la piscina strutturata in due vasche, le stanze dell’acqua, la Spa, il giardino e tu o il fascino del paesaggio intorno, con la Rocca d’Orcia a sovrastare la valle, sono a disposizione di chi vuole immergersi nella bellezza.
UN’ATMOSFERA
CHE SEDUCE
All’interno la casa sorprende per le sale arredate con mobili che farebbero felice l’appassionato di modernariato che si aggira curioso fra i mercati delle piazze vicine.
Una grazia soffusa si diffonde fra tavoli, drappi, lampade a stelo, poltrone, tappeti, quadri, finestre trasmettendo all’ospite una sensazione di accoglienza piena e nello stesso tempo discreta.
LO STILE
DELLA SOBRIETÀ
Le camere, trentasette in tu o, si distinguono per un’intimità leggera che non vuole rasentare la perfezione ma trasmettere il piacere dell’ospitalità. Le stanze si suddividono in tre tipologie: la Classica si connota per un’accoglienza misurata ed essenziale.
La più diffusa è la Confortevole: una tipologia di camera più spaziosa, con tanto di salottino che crea un’atmosfera ancora più suadente.
La Superiore è una suite in cui vista e spazio non mancano e l’armonia aleggia su ogni cosa.
VERANDA
PARADISO
Le ampie vetrate del ristorante di casa si affacciano sulla Val d’Orcia per offrire una vista che non può lasciare indifferenti.
Va da sé che in cucina si parli toscano, anche se lo chef Matteo Antoniello ha un accento napoletano. Nel senso che si ricercano e selezionano prevalentemente prodotti locali che in questa terra fortunata abbondano. La scelta delle materie prime è fa a, però, seguendo criteri qualitativi che devono caratterizzare non solo i prodotti, ma anche le persone che li realizzano.
La bontà dell’olio, dei vini, dei formaggi, delle carni, delle verdure, delle farine è dire amente proporzionale alla sensibilità e alle attenzioni di chi li produce: la persona prima del professionista, che vogliamo conoscere e con la quale vogliamo condividere un modo di fare che deve essere genuino e nello stesso tempo di grande gusto.
LE ACQUE
BENEFICHE
La piscina, incastonata nel giardino, guarda la Val d’Orcia e ammicca alla Rocca. È formata da due vasche e la sua acqua non è filtrata per non modificarne gli equilibri consolidati nel tempo.
Nella prima vasca la temperatura dell’acqua si stabilizza fra i 35 e 38°C, nella seconda fra i 28 e 32°C, creando così un’alternanza di calore che è pura vitalità. Quest’acqua ricca di calcio, ferro e zinco, ideale per lenire artrosie reumatismi, si distingue da secoli per la sua salubrità. È noto come Etruschi e Romani amassero questo luogo, così come Caterina Benincasa, santa patrona d’Italia, Papa Pio II e Lorenzo il Magnifico ne
descrissero qualità e virtù.
LE STANZE
DEL BEN-ESSERE
Queste stanze comunicano con la piscina esterna attraverso una vasca intermedia, coperta, dedicata alla balneazione più intima e riservata, più raccolta e distensiva. L’offerta benessere spazia dalla vasca idromassaggio, alla sauna finlandese e biosalina, al bagno turco, alla sale a relax.
Tisane, succhi di fru a, ed altre infinite attenzioni dedicate agli ospiti rendono il relax di queste stanze indimenticabile.
LA SPA,
PER DIMENTICARE
LA FRETTA DI CUI
SONO FATTI
I GIORNI
C’è un tempo per fermarsi ad ascoltare, fuori e dentro di noi.
Questo tempo è qui, perché qui la frenesia quotidiana lascia il passo all’ozio creativo, alla consapevolezza e cura del sé, sia per gli ospiti che soggiornano, sia per quelli di passaggio.
Affidarsi a mani esperte, prendersi il tempo necessario, scegliere uno dei tra amenti e iniziare un viaggio che dalla pelle porta dire amente al cuore.
Questo è lo spirito con il quale invitiamo gli ospiti a lasciarsi andare per vivere un’esperienza unica e benefica.
UN’OASI DI PACE
ANCHE PER GLI OSPITI
DI PASSAGGIO
Le vasche sono aperte anche agli ospiti esterni che non risiedono nell’Albergo e desiderano vivere un’esperienza unica e benefica. Grazie alla presenza nell’acqua di preziosi minerali, veri e propri catalizzatori biologici, si accelerano e dinamizzano tu e le reazioni corporee e mentali.
Galleggiando blandamente sul dorso e ammirando il cielo, si entra in conta o con il mondo acquatico, fluido e avvolgente, e quello cosmico, minerale ed etereo, entrambi fondamentali da sempre per la vita. Un’esperienza spazio-temporale unica, per recuperare emozioni, sensazioni perdute nel tempo, che qui emergono nel silenzio.
Le vasche sono aperte dalle 9,30 alle 18. Nelle serate di mercoledì e sabato è possibile fare un bagno so o le stelle godendo della piscina dalle 21 alla mezzanotte.
QUALCHE
RITOCCO
Ricostruzione, ristrutturazione, modernizzazione: nulla di tu o questo. Il vero intervento è nel rinverdire la storia della casa mantenendo in vita quegli elementi che la caratterizzano come i saloni, il bar anni Se anta, il piccolo oramai sorpassato ascensore. È la cura nel de aglio, la volontà di dare nuovo respiro a ciò che già la vera opera di ristrutturazione. Il principio è: ricostruiamo la storia, non le mura.
Con questo spirito abbiamo rimodernato l’intero terzo piano: le camere nuove mantengono immutato lo stile però offrono un comfort migliore, con servizi più ampi e de agli studiati.
DALLE DOLOMITI
ALLA TOSCANA,
LA STESSA VISIONE
Vivere un’esperienza significa anche saperla tramandare.
Quindi il conce o di Economia del Bene Comune, esperienza e metodo che vige in Casa La Perla, trova anche in questa dimora piena libertà di espressione. Perché la volontà di perseguire un modo nuovo d’interpretare un pensiero economico che vada oltre l’obbligo del profitto non muta, anzi, deve trovare nuove occasioni di essere praticato.
IL BENE
PIÙ PREZIOSO:
I COLLABORATORI
Coinvolgere le persone che già collaborano con la struttura: questo è stato l’obiettivo che si è cercato di perseguire. Il successo è stato insperato: è con entusiasmo che chi lavora qui da tempo ha accolto la nuova proprietà. L’intento comune è di dare nuova linfa alla casa ed è su questa base condivisa che tu i operano, compresi alcuni collaboratori che lavorano al Perla.